Di recente ho partecipato ad un interessante corso di formazione tenuto all’acquario di Genova dal brillante formatore Alessandro Chelo, autore di “Fish Leadership”, da cui ho tratto molti spunti di riflessione che desidero condividere coi miei lettori.

L’idea è quella di osservare il comportamento degli animali nelle vasche – nello specifico delfino, squalo, medusa e murena- per identificare altrettante tipologie umane e anche atteggiamenti diversi che possono essere adottati in momenti e contesti differenti dallo stesso individuo. E’ proprio su questa metafora che si fonda la sopracitata “Fish Leadership“.

 

Il delfino

L’osservazione del comportamento del delfino sollecita la nostra parte più emozionale: allegria, gioia, libertà, fedeltà, amicizia sono i termini maggiormente evocati da chi li ammira dall’altra parte del vetro. Il delfino rappresenta la voce del cuore, ciò che ci muove e ci commuove, l’apertura mentale all’innovazione, le nostre “battaglie per“.

 

Lo squalo

L’esperienza di fronte alla vasca degli squali è molto diversa e riporta ad istinti più conservativi ed oppositivi. Le parole più frequentemente associate alla meditazione davanti alla vasca degli squali sono solitudine, individualismo, paura, forza, tristezza. Lo squalo rappresenta la voce della nostra pancia, si collega al nostro mondo istintuale e ci sollecita “battaglie contro“, al fine di preservare la stabilità e rivendicare il valore delle tradizioni.

 

La medusamedusa

L’esperienza meditativa presso la vasca delle meduse contiene qualcosa di magico ed ipnotico, che collega al mondo spirituale, della bellezza e dell’ozio. La medusa rappresenta la pace col mondo, l’evitamento dei conflitti e lo stile gregario. Nella vita il tipo medusa non è orientato al farsi carico ma al fare, e si affiderà sempre a chi ha maggiori responsabilità.

 

La murenamurena

L’osservazione della murena ci mette in contatto con i nostri lati più oscuri e rancorosi. La murena rappresenta l’elemento boicottante. Il tipo murena è il meno riconoscibile poiché tende subdolamente a nascondersi e a travestirsi.

 

In ognuno di noi convivono questi quattro “animali interiori”, seppur con una prevalenza di uno di questi. Nell’analizzare un gruppo, ad esempio un team lavorativo, è interessante notare la presenza di queste tipologie. Così come in un ecosistema ogni essere vivente apporta il suo contributo, anche ciascuna tipologia possiede aspetti virtuosi: è necessario dunque saper identificare e valorizzare ogni talento. Le diverse attitudini vanno accettate, in quanto tutte utili se integrate e finalizzate ad un progetto.

E voi come vi definireste?